La Banca europea per gli investimenti (BEI) e Poste Italiane hanno firmato lo scorso martedì 22 dicembre a Roma un contratto da 200 milioni per il finanziamento del piano di sviluppo pluriennale della società. Per la BEI era presente Dario Scannapieco, Vicepresidente responsabile per le operazioni in Italia, Malta e Balcani Occidentali; per Poste italiane l’Amministratore delegato, Massimo Sarmi.
Il prestito finanzierà parte del piano di Poste Italiane per il potenziamento della rete informatica con l’introduzione di tecnologie avanzate per il supporto ai nuovi servizi. Le risorse saranno anche destinate alle innovazioni delle piattaforme infrastrutturali e logistiche in vista della completa liberalizzazione del mercato postale previsto dalle normative comunitarie a partire dal gennaio 2011.
Il finanziamento soddisfa i requisiti di eleggibilità della BEI per una pluralità di aspetti. Una buona qualità dei servizi postali è difatti fattore importante per lo sviluppo economico. Determinante è anche la destinazione geografica degli investimenti, che saranno indirizzati in parte verso progetti nelle regioni dell’area Convergenza nell’ambito del programma di interventi strategici già varato da Poste Italiane.
L’operazione consolida inoltre i tradizionali e ottimi rapporti esistenti tra BEI e Poste Italiane, instaurati nel 2001, che hanno permesso finanziamenti per un totale di un miliardo di euro destinati ai piani di ammodernamento della rete logistica che Poste Italiane ha attuato negli ultimi anni.
“Il piano di sviluppo di Poste Italiane ha una importanza strategica per lo sviluppo economico e la coesione sociale dell’intero Paese”, ha commentato il Vicepresidente BEI Scannapieco “e come BEI rinnoviamo quindi il nostro impegno a fianco della società nel suo percorso continuo di miglioramento dei contenuti tecnologici della rete”.
Note:
BEI
La Banca europea per gli investimenti sostiene gli obiettivi politici e strategici dell'Unione europea accordando prestiti a lungo termine a favore di progetti economicamente validi. Gli azionisti della BEI sono i 27 Stati membri dell'UE: l'Italia è uno dei quattro principali, insieme al Regno Unito, alla Germania e alla Francia (ciascuno detiene una quota del 16,2% del capitale). Il totale dei finanziamenti a fine 2008 era di 355 miliardi, di cui 45 verso l`Italia.