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L’obiettivo della partnership è quello di rendere disponibili ai pazienti da 2 a 4 nuovi antibiotici entro la fine del decennio e promuovere le necessarie soluzioni politiche a lungo termine

Oggi oltre 20 importanti aziende biofarmaceutiche annunciano il lancio del AMR Action Fund [www.AMRactionfund.com], un partenariato innovativo che punta a rendere disponibili ai pazienti 2-4 nuovi antibiotici entro il 2030. Questi trattamenti sono necessari con urgenza, per affrontare il rapido aumento di infezioni resistenti agli antibiotici, note anche come resistenza antimicrobica, o AMR. Finora le aziende hanno raccolto quasi 1 miliardo di dollari statunitensi in nuovi finanziamenti per sostenere la ricerca clinica di nuovi antibiotici innovativi mirati a contrastare i batteri più resistenti e le infezioni potenzialmente mortali. Attraverso l'AMR Action Fund, le case farmaceutiche uniranno le forze con enti caritatevoli, banche di sviluppo e organizzazioni multilaterali per rafforzare e accelerare lo sviluppo di antibiotici. Il Fondo si concentrerà su bisogni urgenti in materia di sanità pubblica e fornirà le risorse finanziarie indispensabili, oltre all'importante supporto tecnico che aiuterà le aziende biotech a sviluppare nuovi antibiotici da offrire ai pazienti.

L'AMR Action Fund, un’iniziativa dell'organizzazione internazionale che rappresenta il segmento innovativo dell'industria farmaceutica (International Federation of Pharmaceutical Manufacturers & Associations, IFPMA), è stata annunciata nel corso di eventi virtuali di lancio simultanei a Berlino, Germania, e Washington, D.C., USA, con un terzo evento previsto per il 10 luglio, che avrà luogo a Tokyo, Giappone.

Il fenomeno dell’AMR è una crisi di portata globale che si profila all'orizzonte, potenzialmente in grado di superare notevolmente la gravità del COVID-19 in termini di decessi e costi economici. Mentre il bilancio delle vittime del COVID-19 continua tragicamente a salire, ogni anno 700.000 persone muoiono a causa della resistenza antimicrobica. In alcuni degli scenari più allarmanti si stima che, entro il 2050, l'AMR potrebbe mietere ogni anno fino a 10 milioni di vite umane.

"A differenza del COVID-19, l'AMR è una crisi che può essere prevista ed evitata. Dobbiamo agire insieme per ricostruire la pipeline di trattamenti e permettere che gli antibiotici più promettenti e innovativi passino dai laboratori ai pazienti", ha dichiarato Thomas Cueni, direttore generale dell'IFPMA, tra gli organizzatori del nuovo fondo. Egli ha poi aggiunto: "L'AMR Action Fund è tra le più grandi e ambiziose iniziative volte alla collaborazione mai intraprese dal settore farmaceutico, per rispondere a un pericolo per la salute pubblica mondiale".

Il mondo ha un urgente bisogno di nuovi antibiotici, ma sono pochi quelli in fase di sperimentazione clinica per via di un paradosso: nonostante gli enormi costi sociali dell'AMR, attualmente non esistono delle condizioni di mercato attraenti ed economicamente sostenibili per i nuovi antibiotici. A questi ultimi si fa ricorso con parsimonia per mantenerne l'efficacia. Di conseguenza, negli ultimi anni, svariate aziende biotech specializzate nel settore sono fallite o hanno abbandonato questo campo di ricerca caratterizzato dalla mancanza di sostenibilità commerciale, comportando una perdita di preziose competenze e risorse. Pertanto ne deriva una situazione precaria, caratterizzata da una sanità pubblica con un disperato bisogno di nuovi antibiotici, al quale pero’ non vengono corrisposti degli adeguati finanziamenti nel campo della ricerca, in particolare alle fasi più avanzate degli studi clinici. Si viene così a creare una "valle della morte" fra lo sviluppo di nuovi antibiotici e l’accesso a questi da parte dei pazienti.

"Con l'AMR Action Fund, l'industria farmaceutica sta investendo quasi 1 miliardo di dollari a supporto di una pipeline di antibiotici sull'orlo del collasso, una situazione potenzialmente devastante che potrebbe colpire milioni di persone in tutto il mondo", ha commentato David Ricks, presidente e CEO di Eli Lilly and Company, nonché presidente dell'IFPMA. "L'AMR Action Fund sosterrà gli studi clinici di promettenti antibiotici innovativi nelle fasi più difficili dello sviluppo farmacologico, ovvero quelle più avanzate. Questo consentirà ai governi il tempo necessario per promuovere le riforme politiche indispensabili alla creazione di condizioni che permettano uno sviluppo sostenibile di antibiotici".

Sebbene l'AMR Action Fund rappresenti un passo importante per rispondere alla sfida della resistenza antimicrobica, anche i governi locali e i “policymakers” internazionali devono mettere in atto riforme basate sulla logica di mercato, per identificare meccanismi di rimborsabilità per questo tipo di prodotti, e di nuovi incentivi “pull” mirati a rivitalizzare il mercato degli antibiotici e a promuovere investimenti sostenibili per la ricerca e lo sviluppo. Fino a quel momento, l'industria biofarmaceutica interviene a supporto dell'attuale pipeline di antibiotici.

Con questo investimento da parte delle maggiori società biofarmaceutiche, l'AMR Action Fund rappresenterà la più grande impresa collettiva mai realizzata per rispondere alla resistenza antimicrobica. L'AMR Action Fund si pone i seguenti obiettivi:

  • Investire in società biotecnologiche di dimensioni ridotte, specializzate nello sviluppo di terapie antibatteriche innovative che rispondono alle esigenze di massima priorità nell'ambito della salute pubblica, fanno significativamente la differenza nella pratica clinica e salvano vite umane.
  • Offrire supporto tecnico alle società finanziate, fornendo loro l'accesso all'approfondita competenza professionale e alle risorse delle grandi aziende del settore, per rafforzare lo sviluppo di antibiotici e promuovere l'accesso e il corretto uso degli antibiotici.
  • Concepireun'estesa alleanza che unisca le parti interessate, sia del settore privato che non, fra cui enti benefici, banche di sviluppo e organizzazioni multilaterali, con lo scopo di incoraggiare i governi a creare le necessarie condizioni di mercato per garantire un modello sostenibile di investimento nello sviluppo degli antibiotici.

L'AMR Action Fund, grazie al contributo dei suoi futuri partner, prevede di investire oltre 1 miliardo di dollariin un insieme di società, con la finalità di colmare la mancanza di fondi destinati allo sviluppo di antibiotici. Il Fondo dovrebbe essere operativo nel corso del quarto trimestre 2020.

Per ulteriori informazioni sull'AMR Action Fund, si prega divisitare il sito www.AMRactionfund.com.

Messaggi a supporto dell'AMR Action Fund

“L'AMR è uno tsunami lento che minaccia di azzerare un secolo di progressi nel campo medico. Valuto molto positivamente questo nuovo coinvolgimento del settore privato nello sviluppo di terapie antibatteriche che sono necessarie con urgenza. L'OMS é impaziente di collaborare con l'AMR Action Fund per accelerare la ricerca volta ad affrontare questa crisi per la sanità pubblica.” Dr. Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità

“La BEI è una fautrice dell’impiego degli strumenti finanziari innovativi per far fronte ai fallimenti di mercato identificati, e quello della resistenza antimicrobica è un chiaro esempio. Siamo lieti dell’opportunità di affiancare lo sforzo profuso dai soggetti pubblici e privati, quali l’industria farmaceutica, i finanziatori impegnati nella filantropia, le banche multilaterali di sviluppo e l’Organizzazione mondiale della sanità per affrontare questa minaccia. L’iniziativa va nel solco degli obiettivi fondamentali della BEI e siamo orgogliosi di far parte del gruppo ideatore del nuovo fondo diretto alla lotta contro la resistenza antimicrobica, l’AMR Action Fund.” Werner Hoyer, Presidente della BEI

Aziende biofarmaceutiche e fondazioni che sostengono l'AMR Action Fund

Almirall, Amgen, Bayer, Boehringer Ingelheim, Chugai, Daiichi Sankyo, Eisai, Eli Lilly and Company, GlaxoSmithKline, Johnson & Johnson, LEO Pharma, Lundbeck, Menarini, Merck, MSD, Novartis, Novo Nordisk, Novo Nordisk Foundation, Pfizer, Roche, Shionogi, Takeda, Teva, UCB

Informazioni sull'AMR Action Fund

L'AMR Action Fund è un'iniziativa a cui partecipano oltre 20 aziende biofarmaceutiche leader del settore che si sono impegnate a investire quasi 1 miliardo di dollari statunitensi, nell'obiettivo di commercializzare 2-4 nuovi antibiotici entro il 2030. L'AMR Action Fund investirà in aziende di piccole dimensioni che sviluppano terapie antibatteriche innovative. Formerà partenariati con istituzioni e organizzazioni benefiche, banche di sviluppo e organizzazioni multilaterali, per rafforzare e accelerare lo sviluppo di antibiotici. Collaborerà anche con i governi per garantire una pipeline sostenibile di nuovi antibiotici per combattere i superbatteri.

L’iniziativa dell'AMR Action Fund nasce dall' IFPMA, dalla Biopharmaceutical CEOs Roundtable (BCR), dalle aziende e fondazioni biofarmaceutiche, in collaborazione con con l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la Banca europea per gli investimenti (BEI) e il Wellcome Trust.