- PMI e mid-cap: 200 milioni
- FEI, garanzie a PMI innovative: 60 milioni
- Terremoto dell'Emilia: 50 milioni
- Industria 2015 e Italy knowledge economy: 55 milioni
- Reti d'imprese: 20 milioni
Il gruppo Banca europea per gli investimenti (BEI e FEI, Fondo europeo per gli investimenti) e il Gruppo Banco Popolare hanno perfezionato cinque nuovi accordi per finanziamenti a medio-lungo termine e un nuovo accordo di garanzia a favore delle imprese italiane per importi complessivi pari a 385 milioni di euro. Nell’occasione sono state inoltre concordate le modalità di utilizzo di tre linee di credito, già perfezionate, per ulteriori 175 milioni di Euro, anch’esse destinate al finanziamento di programmi di investimento eseguiti da PMI e imprese Mid cap.
Le operazioni rafforzano i rapporti consolidati tra BEI e Banco Popolare e si inseriscono all'interno dell'Accordo quadro BEI-ABI-Confindustria del 2009 per il supporto al settore produttivo italiano, il cui intento è mitigare gli effetti della crisi finanziaria e contribuire all’avvio del processo di ripresa.
In particolare, per la prima volta in Italia è stato perfezionato unaccordo di garanzia del FEI per sostenere i progetti in Ricerca e Sviluppo e Innovazione delle PMI, grazie alla nuova struttura RSI (Risk sharing instrument), strumento finanziario per la condivisione del rischio lanciato nel 2011 un collaborazione con la Commissione Europea.
“Per le imprese, specie quelle di minori dimensioni, l'accesso al credito è fondamentale per poter continuare ad affrontare questa lunga fase di crisi: grazie alla collaborazione con il Banco Popolare, il gruppo BEI riesce a veicolare risorse nuove al tessuto produttivo italiano”, ha commentato Dario Scannapieco, Vice Presidente BEI responsabile per le operazioni in Italia, Malta, Balcani Occidentali e Grecia e Presidente del FEI. “Gli accordi raggiunti oggi permettono al Banco Popolare di offrire alle PMI una gamma vasta di possibili strumenti finanziari, con una particolare valorizzazione dei progetti che puntano sulla ricerca e sviluppo nei rispettivi settori di attività”.
“L'accordo sottoscritto con BEI e FEI - spiega Maurizio Faroni direttore generale del Banco Popolare - consentirá di dare ulteriore impulso all'attività di sostegno nei confronti delle piccole e medie imprese che rappresentano da sempre il target di riferimento per il nostro Gruppo.
Con l’accordo si conseguono tre obiettivi si mobilitano risorse di importo rilevante; si interviene sulle principali emergenze del nostro sistema produttivo; si offre alle nostre banche del territorio un apporto di fondamentale importanza per accompagnare gli imprenditori che intendono investire in innovazione anche in questo contesto economico difficile” .
Piccole e medie imprese e Mid-cap (EUR 200 milioni)
Al sostegno delle aziende italiane saranno destinati 200 milioni di euro, con impiego di fondi BEI a condizioni di particolare favore. Le linee di credito sono destinate per almeno il 70% agli investimenti delle PMI (fino a 250 dipendenti), per la parte restante anche al sostegno di quelli avanzati dalle società italiane di medie dimensioni (Mid-cap, tra 250 e 3.000 dipendenti). In generale, oggetto dei prestiti saranno sia nuovi progetti sia quelli in corso non ancora ultimati. Gli interventi - relativi ad aziende attive in tutti i settori produttivi: agricoltura, artigianato, industria, commercio, turismo e servizi - potranno riguardare l’acquisto, la costruzione, l’ampliamento e la ristrutturazione di fabbricati; l’acquisto di impianti, attrezzature, automezzi o macchinari; le spese, gli oneri accessori e le immobilizzazioni immateriali collegate ai progetti, incluse le spese di ricerca, sviluppo e innovazione; la necessità permanente di capitale circolante legata all’attività operativa.
I finanziamenti erogati con fondi Bei potranno coprire fino al 100% del costo del progetto e avere durate fino a 10 anni.
Banco Popolare si impegna a fornire anche risorse proprie alle PMI beneficiarie, facendo così aumentare il plafond complessivamente a disposizione per il supporto del sistema economico italiano.
FEI, garanzia per le PMI innovative (60 milioni)
L'accordo tra FEI e Banco Popolare del valore di 60 milioni, primo del genere perfezionato in Italia dal FEI, permetterà di sostenere imprese orientate all’innovazione e alla R&S utilizzando il meccanismo di garanzia denominato Risk sharing instrument (RSI), con il quale il FEI garantisce il 50% del rischio di credito della banca sull’esposizione verso i progetti innovativi delle PMI. La Commissione dell’Unione europea interviene offrendo una garanzia contro le eventuali perdite iniziali di tali interventi da parte del FEI, con l’effetto finale di permettere alle banche di avere più capitale libero da destinare a nuovi prestiti. Grazie all'accordo, il Banco Popolare metterà a disposizione delle imprese beneficiarie fino a 120 milioni di nuovi prestiti nei prossimi due anni. RSI riguarda prestiti con durata massima fino a 7 anni e di importo compreso tra 25.000 euro e 7,5 milioni rivolti a imprese con meno di 500 addetti.
Industria 2015 (30 milioni) e Italy knowledge economy (25 milioni)
La BEI continua a cofinanziare in Italia, raccogliendo una proposta di Confindustria, i progetti selezionati dal Ministero dello Sviluppo economico (MISE) all’interno dell’iniziativa Industria 2015 e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) nell'ambito dei bandi relativi ai progetti di ricerca industriale previsti dal Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competività 2007 – 2013. Per ciascuna linea la BEI ha approvato una linea di credito complessiva di 150 milioni (per un totale quindi di 300 milioni).
In particolare, la tranche firmata oggi per Italy Knowledge Economy è la prima in Italia e costituisce un esempio efficace di come la finanza BEI di concerto con le istituzioni nazionali può intervenire a supporto della Ricerca, Sviluppo e Innovazione, in particolar modo nelle regioni cosiddette di convergenza (Campania, Sicilia, Puglia e Calabria).
Reti di imprese (20 milioni)
E’ una linea di credito dedicata alle Reti di imprese, le libere aggregazioni tra aziende il cui obbiettivo è accrescere la competitività e innovatività dei soggetti aderenti. Si tratta di una figura di recente introdotta nell’ordinamento giuridico italiano (contratto di Reti di imprese, legge 33/2009). La linea di credito complessiva della BEI per il supporto alle Reti di imprese è di 100 milioni. I finanziamenti erogati con fondi Bei potranno coprire fino al 100% del costo del progetto e avere durate fino a 10 anni.
Terremoto dell'Emilia (50 milioni)
Un prestito di 50 milioni è dedicato al finanziamento di interventi di ripristino e messa in sicurezza di opere danneggiate dal sisma del Maggio 2012. I prestiti saranno destinati a progetti presentati da imprese di ogni dimensione (PMI, Mid-cap, grandi aziende) e da enti locali (comuni, province) localizzati nelle aree colpite dal sisma e potranno riguardare tutti i settori di attività tradizionalmente finanziati dalla BEI. La Banca europea ha messo a disposizione complessivamente 200 milioni di linee di credito per il terremoto dell'Emilia, in partnership con il sistema bancario italiano.
I finanziamenti erogati con fondi Bei potranno coprire fino al 50% (100% se dedicati a PMI) del costo del progetto e avere durate fino a 15 anni.