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  • Nelle regioni più povere dell’Unione europea i prestiti della BEI hanno contribuito a ridurre l’impatto economico della pandemia di COVID-19.
  • Nel 2021 il Gruppo BEI ha erogato finanziamenti per 36,6 miliardi di EUR a favore delle regioni della coesione dell’UE, ossia il 46,8 % dei volumi di finanziamento complessivi del Gruppo dell’anno.
  • Gli obiettivi in materia di clima e coesione sono interconnessi e si rafforzano a vicenda.

I prestiti del Gruppo Banca europea per gli investimenti (Gruppo BEI) a sostegno della politica di coesione dell’UE hanno contribuito a contenere le ripercussioni della pandemia sul piano economico e ora potrebbero servire a contrastare alcune delle ricadute a breve termine della guerra in Ucraina, si legge nella nuova relazione Attività del Gruppo BEI nelle regioni della coesione dell’UE.

“La coesione sociale e economica è al centro delle attività della BEI dalla sua fondazione e l’Italia è sempre stata uno dei maggiori beneficiari di questi fondi. Recentemente, la Banca dell’UE ha deciso di aumentare il proprio sostegno alle regioni meno sviluppate, sia in termini di prestiti che di advisory, per aiutarle a raggiungere il loro potenziale e per migliorare la qualità di vita dei suoi cittadini,” ha dichiarato Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della BEI. “Il rapporto pubblicato oggi dimostra l’impatto dei dei nostri finanziamenti in queste regioni: solo l’anno scorso, la BEI ha finanziato progetti nelle regioni Europee meno sviluppate per oltre 36 miliardi di euro, ovvero il 41% delle risorse totali investite dalla BEI nel 2021.”

La promozione della coesione è stata una missione fondamentale della Banca fin dalla sua istituzione nel 1958. Nel corso dell’ultimo bilancio a lungo termine dell’Unione europea, tra il 2014 e il 2020, il Gruppo BEI ha sostenuto investimenti del valore di circa 630 miliardi di EUR nelle regioni più povere e «della coesione», pari al 16 % circa del prodotto interno lordo dell’Unione. In base alla relazione, l’impatto e i benefici a lungo termine di detti investimenti vanno anche oltre il semplice contenimento degli shock economici immediati. Entro il 2040, si prevede che gli investimenti sostenuti tra il 2014 e il 2020 aumenteranno il prodotto interno lordo (PIL) dell’UE del 4,7 % stimato al di sopra dello scenario di riferimento e favoriranno la creazione di ulteriori 3,2 milioni di posti di lavoro.

La relazione, che segue il nuovo orientamento sulla coesione, adottato dalla Banca lo scorso ottobre, esamina le attività del Gruppo BEI nelle regioni della coesione nel 2021 in termini di obiettivi strategici, settori di attività, paesi, contributi agli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite e risultati di progetti specifici per settore. Contiene studi di casi di tutta l’Unione europea, delinea le sfide economiche e sociali affrontate dalle regioni della coesione e analizza l’impatto macroeconomico del sostegno offerto dal Gruppo.

La versione integrale della relazione è accessibile qui.

“In risposta alle sfide cui devono far fronte l’Unione europea e i suoi Stati membri, la Banca dell’UE sta aumentando i prestiti e l’attività di consulenza nell’ambito della coesione,” ha dichiarato la vicepresidente della BEI Lilyana Pavlova. La relazione, prima nel suo genere, mostra chiaramente come il sostegno della BEI alla politica di coesione sta facendo la differenza per cittadini e imprese. Auspico che la relazione possa ispirare anche i decisori politici e i dirigenti d’impresa, mostrando come possano avvalersi al meglio degli strumenti messi a disposizione dal Gruppo BEI per aiutare le loro comunità a prosperare.”

L’amministratore delegato del Fondo europeo per gli investimenti, Alain Godard, ha dichiarato: “Siamo lieti di pubblicare questa prima relazione sulle nostre attività a favore della coesione. Con le transazioni firmate nel 2021 del valore di 16,8 miliardi di EUR, abbiamo offerto un forte sostegno alle PMI ubicate nelle regioni meno sviluppate dell’Europa. La coesione è una priorità strategica fondamentale per il FEI e nel tempo abbiamo rafforzato il nostro impegno dedicando gran parte delle nostre attività future a queste aree.”

Le operazioni del Gruppo BEI nelle regioni della coesione per paese

Nel 2021 il Gruppo BEI ha erogato 36,6 miliardi di EUR a favore di progetti nelle regioni della coesione prioritarie per la BEI. Per la Banca, ciò rappresenta il 41,5 % dei prestiti nell’UE nel 2021, ben al di sopra della quota delle regioni della coesione nell’economia dell’Unione europea (35 % basato sul PIL). Nelle regioni della coesione i prestiti della BEI hanno sostenuto progetti per un valore di 47,3 miliardi di EUR. In termini di prestiti alle regioni della coesione, la Polonia ha ottenuto la quota maggiore (4,5 miliardi di EUR), seguita da Francia (3,3 miliardi di EUR) e Spagna (2,7 miliardi di EUR). In relazione alle dimensioni delle loro economie, anche la Grecia, la Repubblica ceca e la Romania hanno beneficiato di elevati volumi di prestiti a favore della coesione con 1,6 miliardi di EUR, 0,9 miliardi di EUR e 0,8  miliardi di EUR, rispettivamente.

Le transazioni firmate dal FEI nel 2021  sono ammontate a 16,8 miliardi di EUR e hanno fornito sostegno alle PMI e ai beneficiari finali ammissibili ubicati nelle regioni della coesione in 25 dei 27 Stati membri dell’UE. Il sostegno è stato erogato principalmente attraverso strumenti finanziari di debito/garanzia e capitale. In termini assoluti, le regioni della coesione che dovrebbero beneficiare maggiormente delle transazioni del FEI firmate nel 2021 si trovano in Portogallo, Italia e Spagna. In relazione al PIL, tuttavia, il sostegno del FEI per le aree della coesione nel 2021 dovrebbe essere maggiore in Bulgaria e Croazia.

Il nesso clima-coesione

Gli investimenti nell’azione per il clima e nella sostenibilità ambientale non vanno a scapito degli obiettivi di coesione. Al contrario, gli investimenti sul clima possono svolgere un ruolo vitale ai fini del raggiungimento degli obiettivi di coesione dell’UE, nonché spianare la strada alla transizione verde.

Il maggiore sostegno alle attività inerenti all’azione per il clima e alla sostenibilità ambientale è particolarmente rilevante per le regioni della coesione in quanto, storicamente, hanno ricevuto un livello inferiore di investimenti pubblici per la mitigazione dei cambiamenti climatici, l’adattamento climatico e la sostenibilità ambientale. Molte di queste regioni sono anche tra quelle più esposte alle minacce climatiche e ambientali e potenzialmente saranno colpite in più larga misura dalle sfide sociali ed economiche della decarbonizzazione rispetto alle regioni non di coesione.

In pratica, i dati sui prestiti del 2021 mostrano che l’azione per il clima e la sostenibilità ambientale e la coesione sono priorità interconnesse, con il 23 % del volume dei prestiti della Banca destinato sia all’azione per il clima/sostenibilità ambientale sia alla coesione.

Informazioni generali

La Banca europea per gli investimenti (BEI) è l’istituzione di credito a lungo termine dell’Unione europea di proprietà degli Stati membri. Eroga finanziamenti a lungo termine per investimenti validi al fine di contribuire agli obiettivi strategici dell’UE. Il finanziamento di progetti che contribuiscono a rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale dell’Unione europea è al centro delle operazioni della BEI fin dalla sua istituzione nel 1958.

I prestiti della Banca nelle aree della coesione riguardano l’intero spettro delle attività economica e fanno necessariamente riferimento ad almeno una delle quattro priorità della BEI: città e regioni sostenibili; energia sostenibile e risorse naturali; innovazione, capitale digitale e umano e piccole e medie imprese (PMI). Le regioni della coesione prioritarie per la BEI comprendono quelle meno sviluppate (PIL pro capite inferiore al 75% della media UE) e in transizione (PIL pro capite compreso tra il 75% e il 100% della media UE), secondo la definizione della mappa della politica di coesione dell’UE.

Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) fa parte del Gruppo BEI. Sostiene le PMI europee migliorandone l’accesso ai finanziamenti attraverso un’ampia gamma di intermediari finanziari selezionati. Il FEI elabora, promuove e attua strumenti di finanziamento azionario e di debito  destinati alle PMI. In tale ruolo, il FEI contribuisce al raggiungimento degli obiettivi dell’UE a sostegno diimprenditorialità, crescita, innovazione, ricerca e sviluppo, transizione verde e digitale e occupazione.