La Banca europea per gli investimenti (BEI) - a pochi mesi dalla Conferenza mondiale sul clima (COP24) che si terrà dal 3 al 14 dicembre prossimi in Polonia - ha lanciato un sondaggio unico nel suo genere in collaborazione con YouGov, società internazionale di analisi dell’opinione pubblica. Esso ha rivelato come 25 000 cittadini percepiscono i cambiamenti climatici nell’Unione europea, negli Stati Uniti e in Cina.
Scopri qui di seguito alcune visualizzazioni dei principali risultati della prima delle sei pubblicazioni di questo sondaggio mondiale della BEI sul clima.
I cambiamenti climatici visti dai cittadini dell’UE - il divario tra il nord e il sud
Le infografiche seguenti illustrano come i cittadini percepiscono i cambiamenti climatici nell’Unione europea. I risultati evidenziano la presenza di una disparità geografica tra il nord e il sud: gli europei meridionali sono particolarmente preoccupati degli effetti dei cambiamenti climatici e li considerano molto di più come una minaccia imminente. Inoltre, essi ritengono che questo fenomeno sia causato essenzialmente dalle attività umane. Gli europei settentrionali, invece, si preoccupano meno dei cambiamenti climatici e sono meno convinti dell’impatto causato dalle attività umane.
Il confronto tra l’UE, gli USA e la Cina
Per quanto riguarda il grado di preoccupazione per i cambiamenti climatici, l’UE è al primo posto, davanti alla Cina e agli USA. Dall’indagine emerge che i cittadini scettici nei confronti di cambiamenti climatici, o che negano l’esistenza del fenomeno, risiedono più probabilmente negli USA, piuttosto che nell’UE o in Cina.
Scopri di più sugli atteggiamenti assunti nei confronti dei cambiamenti climatici dai cittadini dei paesi seguenti
Una grande maggioranza di tedeschi ritiene che la lotta ai cambiamenti climatici non aiuterà l’economia
L’indagine rivela che solo il 14% dei tedeschi considera che le misure da attuare per contrastare i cambiamenti climatici possano incidere positivamente sulla crescita economica e l’occupazione, mentre la media dell’UE si attesta al 21%. Queste percentuali illustrano che esiste in Germania, come anche in Europa in generale, una scarsa consapevolezza delle opportunità economiche che la lotta ai cambiamenti climatici può offrire.
L’indagine mette inoltre in risalto come i cittadini con redditi inferiori siano più preoccupati dell’impatto economico negativo delle misure di lotta ai cambiamenti climatici rispetto ai concittadini con redditi elevati: il 39% dei tedeschi con un reddito familiare annuale lordo inferiore a 24 000 euro ritiene che le misure di contrasto ai cambiamenti climatici gravano sull’economia, opinione condivisa solo dal 35% dei concittadini con un reddito superiore a 60 000 euro.
Per saperne di più sulle opinioni riguardo ai cambiamenti climatici in Germania, vedi l’infografica seguente.
La maggior parte degli spagnoli ritiene che la lotta ai cambiamenti climatici non aiuterà l’economia
L’indagine indica che solo il 23% degli spagnoli considera che le misure da attuare per contrastare i cambiamenti climatici possano incidere positivamente sulla crescita economica e l’occupazione. Questa percentuale, sebbene leggermente superiore alla media dell’UE (21%), indica pur sempre che in Spagna, e nel continente europeo in generale, c’è scarsa consapevolezza delle opportunità economiche che la lotta ai cambiamenti climatici può offrire.
I risultati dell’indagine sottolineano anche come i cittadini con redditi inferiori siano più preoccupati degli impatti economici negativi delle misure di lotta ai cambiamenti climatici, rispetto ai concittadini con redditi elevati: il 40% degli spagnoli con un reddito familiare annuale lordo inferiore a 24 000 euro ritiene che le misure di contrasto gravano sull’economia, opinione condivisa solo dal 29% dei concittadini con un reddito superiore a 60 000 euro.
Per saperne di più sulle opinioni riguardo ai cambiamenti climatici in Spagna, vedi l’infografica seguente.
La maggior parte dei francesi ritiene che la lotta ai cambiamenti climatici non aiuterà l’economia
L’indagine rivela che solo il 20% dei francesi considera che le misure da attuare per contrastare i cambiamenti climatici possano incidere positivamente sulla crescita economica e l’occupazione, una percentuale leggermente inferiore alla media dell’UE del 21%. Queste percentuali illustrano che in Francia, come anche in Europa in generale, vi è scarsa consapevolezza delle opportunità economiche che la lotta ai cambiamenti climatici può offrire.
I risultati dell’indagine sottolineano anche come i cittadini con redditi superiori siano più ottimisti circa il potenziale economico delle misure per il clima, rispetto ai concittadini con redditi inferiori: il 30% dei francesi con un reddito familiare annuale lordo superiore a 60 000 euro ritiene che le misure di contrasto ai cambiamenti climatici possano incidere positivamente sulla crescita economica e l’occupazione, opinione condivisa solo dal 17% di coloro che percepiscono un reddito inferiore a 24 000 euro.
Per saperne di più sulle opinioni riguardo ai cambiamenti climatici in Francia, vedi l’infografica seguente.
La maggior parte degli italiani ritiene che la lotta ai cambiamenti climatici non aiuterà l’economia
L’indagine rivela che solo il 26% degli italiani considera che le misure da attuare per contrastare i cambiamenti climatici possano incidere positivamente sulla crescita economica e l’occupazione. Questa percentuale, per quanto superiore alla media dell’UE, che si attesta al 21%, indica pur sempre che in Italia, e nel continente europeo in generale, c’è scarsa consapevolezza delle opportunità economiche che la lotta ai cambiamenti climatici può offrire.
I risultati dell’indagine mettono in luce anche come i cittadini con redditi superiori siano più ottimisti circa il potenziale economico delle misure per il clima, rispetto ai concittadini con redditi inferiori: il 41% degli italiani con un reddito familiare annuale lordo superiore a 60 000 euro ritiene che le misure di contrasto ai cambiamenti climatici possano incidere positivamente sulla crescita economica e l’occupazione, opinione condivisa solo dal 22% di coloro che percepiscono meno di 24 000 euro.
Per saperne di più sulle opinioni riguardo ai cambiamenti climatici in Italia, vedi l’infografica seguente.
La maggior parte dei polacchi ritiene che la lotta ai cambiamenti climatici non aiuterà l’economia
L’indagine rivela che solo il 22% dei polacchi considera che le misure da attuare per contrastare i cambiamenti climatici possano incidere positivamente sulla crescita economica e l’occupazione. Questa percentuale, per quanto leggermente superiore alla media europea, che si attesta al 21%, indica pur sempre che in Polonia, e nel continente europeo in generale, c’è scarsa consapevolezza delle opportunità economiche che la lotta ai cambiamenti climatici può offrire.
I risultati dell’indagine sottolineano anche che - sebbene i cittadini con redditi inferiori tendano generalmente ad essere più preoccupati dell’impatto economico negativo delle misure di lotta ai cambiamenti climatici, rispetto a quelli con un reddito alto - in Polonia avviene il contrario. Il 59% dei polacchi con un reddito familiare annuale lordo superiore a 60 000 euro ritiene che le misure di contrasto ai cambiamenti climatici gravano sulla crescita economica, opinione condivisa solo dal 39% dei concittadini che percepiscono meno di 24 000 euro.
Per saperne di più sulle opinioni riguardo ai cambiamenti climatici in Polonia, vedi l’infografica seguente.
La maggior parte degli svedesi ritiene che la lotta ai cambiamenti climatici non aiuterà l’economia
L’indagine rivela che solo il 14% degli svedesi considera che le misure da attuare per contrastare i cambiamenti climatici possano incidere positivamente sulla crescita economica e l’occupazione, percentuale che è ben inferiore alla media dell’UE del 21%. Queste percentuali illustrano che in Svezia, come anche in Europa in generale, esiste una scarsa consapevolezza delle opportunità economiche che la lotta ai cambiamenti climatici può offrire.
I risultati dell’indagine mettono inoltre in risalto come i cittadini con redditi inferiori siano più preoccupati dell’impatto economico negativo delle misure di lotta ai cambiamenti climatici, rispetto a quelli con redditi elevati: il 42% degli svedesi con un reddito familiare annuale lordo inferiore a 24 000 euro ritiene che le misure di contrasto ai cambiamenti climatici gravano sulla crescita economica, opinione condivisa solo dal 36% di coloro che percepiscono un reddito superiore a 60 000 euro.
Per saperne di più sulle opinioni riguardo ai cambiamenti climatici in Svezia, vedi l’infografica seguente.
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