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La Banca europea per gli investimenti (BEI) - a pochi mesi dalla Conferenza mondiale sul clima (COP24), che si svolge dal 3 al 14 dicembre in Polonia - ha lanciato un sondaggio unico nel suo genere in collaborazione con YouGov, società internazionale di analisi dell’opinione pubblica. L’indagine ha rivelato come 25 000 cittadini percepiscono i cambiamenti climatici nell’Unione europea, negli Stati Uniti e in Cina.

Scopri qui di seguito alcune visualizzazioni dei principali risultati della seconda delle sei pubblicazioni del sondaggio.

Il potenziale economico dell'azione per il clima nel mondo: sentimenti contrastanti

L'infografica che segue mostra il grado di ottimismo dei cittadini nei confronti del potenziale economico intrinseco all'azione per il clima, vale a dire nei confronti della capacità di stimolo - da parte degli investimenti legati al clima - alla crescita economica e all’occupazione, nel mondo e nell'Unione europea. I risultati mostrano che i cittadini statunitensi sono i più ottimisti rispetto ai cittadini dell'UE e della Cina: il 26% degli americani è convinto che le misure per combattere i cambiamenti climatici saranno positive per la crescita economica del loro paese e per il mercato del lavoro, opinione condivisa dal 21% dei cittadini dell'UE e solo dall'11% dei cinesi.

All'interno dell'UE, il grado di ottimismo varia notevolmente: Malta e Cipro sono i paesi più ottimisti, con rispettivamente il 30% e il 29% degli intervistati che credono nel potenziale economico dell'azione per il clima. Cechia e Slovacchia invece sono i paesi meno ottimisti a riguardo, con percentuali che arrivano rispettivamente solo all'8% e all'11%.

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Le conseguenze dei cambiamenti climatici - i tipi di preoccupazioni variano, a seconda della regione

L’indagine ha rilevato che i cittadini dell’UE sono più preoccupati delle ripercussioni finanziarie derivanti dai cambiamenti climatici, rispetto agli americani e ai cinesi. Il 55% degli europei ritiene che gli effetti finanziari legati ai cambiamenti climatici li colpiranno personalmente, mentre questo vale solo per il 40% degli intervistati cinesi e per il 45% degli americani. Tuttavia, ben 73% degli intervistati cinesi prevede che i cambiamenti climatici avranno effetti negativi sulla salute, opinione condivisa solo dal 53% degli europei e dal 41% degli americani.

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Per saperne di più sulle opinioni dei cittadini che vivono nei seguenti paesi circa il potenziale economico dell’azione per il clima, leggi i seguenti paragrafi

Una grande maggioranza di tedeschi ritiene che la lotta ai cambiamenti climatici non aiuterà l’economia

L’indagine rivela che solo il 14% dei tedeschi considera che le misure da attuare per contrastare i cambiamenti climatici possano incidere positivamente sulla crescita economica e l’occupazione, mentre la media dell’UE si attesta al 21%. Queste percentuali illustrano che esiste in Germania, come anche in Europa in generale, una scarsa consapevolezza delle opportunità economiche che la lotta ai cambiamenti climatici può offrire.

L’indagine mette inoltre in risalto come i cittadini con redditi inferiori siano più preoccupati dell’impatto economico negativo delle misure di lotta ai cambiamenti climatici rispetto ai concittadini con redditi elevati: il 39% dei tedeschi con un reddito familiare annuale lordo inferiore a 24 000 euro ritiene che le misure di contrasto ai cambiamenti climatici gravano sull’economia, opinione condivisa solo dal 35% dei concittadini con un reddito superiore a 60 000 euro.

Per saperne di più sulle opinioni riguardo ai cambiamenti climatici in Germania, vedi l’infografica seguente.

La maggior parte degli spagnoli ritiene che la lotta ai cambiamenti climatici non aiuterà l’economia

L’indagine indica che solo il 23% degli spagnoli considera che le misure da attuare per contrastare i cambiamenti climatici possano incidere positivamente sulla crescita economica e l’occupazione. Questa percentuale, sebbene leggermente superiore alla media dell’UE (21%), indica pur sempre che in Spagna, e nel continente europeo in generale, c’è scarsa consapevolezza delle opportunità economiche che la lotta ai cambiamenti climatici può offrire.

I risultati dell’indagine sottolineano anche come i cittadini con redditi inferiori siano più preoccupati degli impatti economici negativi delle misure di lotta ai cambiamenti climatici, rispetto ai concittadini con redditi elevati: il 40% degli spagnoli con un reddito familiare annuale lordo inferiore a 24 000 euro ritiene che le misure di contrasto gravano sull’economia, opinione condivisa solo dal 29% dei concittadini con un reddito superiore a 60 000 euro.

Per saperne di più sulle opinioni riguardo ai cambiamenti climatici in Spagna, vedi l’infografica seguente.

La maggior parte dei francesi ritiene che la lotta ai cambiamenti climatici non aiuterà l’economia

L’indagine rivela che solo il 20% dei francesi considera che le misure da attuare per contrastare i cambiamenti climatici possano incidere positivamente sulla crescita economica e l’occupazione, una percentuale leggermente inferiore alla media dell’UE del 21%. Queste percentuali illustrano che in Francia, come anche in Europa in generale, vi è scarsa consapevolezza delle opportunità economiche che la lotta ai cambiamenti climatici può offrire.

I risultati dell’indagine sottolineano anche come i cittadini con redditi superiori siano più ottimisti circa il potenziale economico delle misure per il clima, rispetto ai concittadini con redditi inferiori: il 30% dei francesi con un reddito familiare annuale lordo superiore a 60 000 euro ritiene che le misure di contrasto ai cambiamenti climatici possano incidere positivamente sulla crescita economica e l’occupazione, opinione condivisa solo dal 17% di coloro che percepiscono un reddito inferiore a 24 000 euro.

Per saperne di più sulle opinioni riguardo ai cambiamenti climatici in Francia, vedi l’infografica seguente.

La maggior parte degli italiani ritiene che la lotta ai cambiamenti climatici non aiuterà l’economia

L’indagine rivela che solo il 26% degli italiani considera che le misure da attuare per contrastare i cambiamenti climatici possano incidere positivamente sulla crescita economica e l’occupazione. Questa percentuale, per quanto superiore alla media dell’UE, che si attesta al 21%, indica pur sempre che in Italia, e nel continente europeo in generale, c’è scarsa consapevolezza delle opportunità economiche che la lotta ai cambiamenti climatici può offrire.

I risultati dell’indagine mettono in luce anche come i cittadini con redditi superiori siano più ottimisti circa il potenziale economico delle misure per il clima, rispetto ai concittadini con redditi inferiori: il 41% degli italiani con un reddito familiare annuale lordo superiore a 60 000 euro ritiene che le misure di contrasto ai cambiamenti climatici possano incidere positivamente sulla crescita economica e l’occupazione, opinione condivisa solo dal 22% di coloro che percepiscono meno di 24 000 euro.

Per saperne di più sulle opinioni riguardo ai cambiamenti climatici in Italia, vedi l’infografica seguente.

La maggior parte dei polacchi ritiene che la lotta ai cambiamenti climatici non aiuterà l’economia

L’indagine rivela che solo il 22% dei polacchi considera che le misure da attuare per contrastare i cambiamenti climatici possano incidere positivamente sulla crescita economica e l’occupazione. Questa percentuale, per quanto leggermente superiore alla media europea, che si attesta al 21%, indica pur sempre che in Polonia, e nel continente europeo in generale, c’è scarsa consapevolezza delle opportunità economiche che la lotta ai cambiamenti climatici può offrire.

I risultati dell’indagine sottolineano anche che - sebbene i cittadini con redditi inferiori tendano generalmente ad essere più preoccupati dell’impatto economico negativo delle misure di lotta ai cambiamenti climatici, rispetto a quelli con un reddito alto - in Polonia avviene il contrario. Il 59% dei polacchi con un reddito familiare annuale lordo superiore a 60 000 euro ritiene che le misure di contrasto ai cambiamenti climatici gravano sulla crescita economica, opinione condivisa solo dal 39% dei concittadini che percepiscono meno di 24 000 euro.

Per saperne di più sulle opinioni riguardo ai cambiamenti climatici in Polonia, vedi l’infografica seguente.

La maggior parte degli svedesi ritiene che la lotta ai cambiamenti climatici non aiuterà l’economia

L’indagine rivela che solo il 14% degli svedesi considera che le misure da attuare per contrastare i cambiamenti climatici possano incidere positivamente sulla crescita economica e l’occupazione, percentuale che è ben inferiore alla media dell’UE del 21%. Queste percentuali illustrano che in Svezia, come anche in Europa in generale, esiste una scarsa consapevolezza delle opportunità economiche che la lotta ai cambiamenti climatici può offrire.

I risultati dell’indagine mettono inoltre in risalto come i cittadini con redditi inferiori siano più preoccupati dell’impatto economico negativo delle misure di lotta ai cambiamenti climatici, rispetto a quelli con redditi elevati: il 42% degli svedesi con un reddito familiare annuale lordo inferiore a 24 000 euro ritiene che le misure di contrasto ai cambiamenti climatici gravano sulla crescita economica, opinione condivisa solo dal 36% di coloro che percepiscono un reddito superiore a 60 000 euro.

Per saperne di più sulle opinioni riguardo ai cambiamenti climatici in Svezia, vedi l’infografica seguente.

Ulteriori dati sulla tematica «clima» tratti da una selezione di ricerche da fonti d’informazione aperte

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Thomas Froimovici

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